Descrizione
L’epoca è il crepuscolo del decrepito regime di Brežnev, il luogo la Repubblica Socialista Sovietica di Moldavia: la “periferia latina dell’impero”. Un pensionato cerca giustizia per la moglie morta, schiacciata dalla caduta di una gru – simbolo stesso della “costruzione del socialismo” – ma si scontra con l’ostilità di un sistema cinico, nel migliore dei casi indifferente, nel peggiore sprezzante della vita umana. Con un occhio acuto e gogoliano per i dettagli grotteschi, spesso squallidi, della vita quotidiana in URSS, Iulian Ciocan dipinge ritratti cupamente umoristici ma compassionevoli dell’Homo sovieticus, dai veterani di guerra e dagli umili lavoratori delle fattorie collettive ai venerabili pezzi grossi del Partito, mentre ognuno di loro giunge all’inquietante consapevolezza che i nobili ideali della società sovietica erano bugie da sempre. E per il giovane pioniere idealista Iulian, la più grande disillusione di tutte sarà la brusca rivelazione della mortalità di Brežnev.
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