Descrizione
Storia di Matteo di Antonio Russello è un romanzo inedito, scritto nel 1970, in cui primeggia il personaggio di Matteo, figlio illegittimo di un barone, che da servo ascende, attraverso diversi “gradi” (il seminarista, poi il cavallaro, il giardiniere, il cameriere, il contabile) alla dignità nobiliare venendo riconosciuto come figlio dal barone Don Guido Faldella. Quest’opera si avvale della struttura del petit journal, attenta a interiorizzare i sentimenti, a sondare con sottili “pertiche” lucenti l’animo dei protagonisti; ma essa coinvolge, con efficacia, anche la storia della Sicilia contadina e baronale: dagli anni venti al 1950 circa quando è travolta dai tempi nuovi. Il grande scrittore siciliano focalizza il suo obiettivo particolarmente su Favara (la città che gli ha dato i natali) con i suoi feudi, i casati baronali degli Amodeo, degli Scalìa, degli Schirò, dei Faldella; il suo Seminario, il suo Castello; le sue terre, la sua vita, i suoi contadini e zolfatari, facendone uno straordinario ritratto variegato e ricco. E usa una lingua colta e rassicurante, popolareggiante e riflessiva, colma di immagini icastiche e insieme pastose. C’è infatti nella narrativa di Russello una scacchiera di registri, di toni, di atmosfere toccate da un pudore trattenuto e suggestivo che è in grado di creare un’insolita bellezza sia corale che individuale, sia figurativa che psicologica; esempio massimo resta l’amore “incompiuto” fra Matteo e Maristella (diventata poi Donna Maria), la giovane baronessa di casa Schirò, andata in sposa a un Faldella inetto, consapevole del suo ruolo di “signora” anche nella decadenza e nella miseria materiale. Questo amore, appena indicato, è un’apoteosi dell’allusione e della rinuncia, del detto e del non detto, entro un alone di tenerissima “ambiguità” che si fa straziante dolcezza e misteriosità.
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