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L’utopia di Pasolini

13,50

Nessun dubbio in proposito: non si dovrebbe prendere alla lettera il Pasolini corsaro o luterano. Né promuoverlo al rango di profeta. O si dovrebbe almeno evitare di farlo senza aver preliminarmente notato che egli immaginava di poter calzare tale maschera solo a patto di conoscere e di volere «l’inutilità di ogni parola». Dalla postfazione di Antonio Tricomi

Pasolini non è stato profeta, come spesso ed erroneamente si è interpretato, ma uomo del suo presente e di un altro tempo, conservato in riserva come il segreto stesso della sua passione per la vita e come sorgente intatta dell’avvenire. Il poeta, custode del passato affinché vi possa essere possibilità di un avvenire. Questo è stato, e questo ha insegnato. Dalla postfazione di Raoul Kirchmayr

Autore: Angela Felice
Postfazione: Antonio Tricomi, Raoul Kirchmayr
Anno: 2017
Formato: 14×21
Pagine: 208
ISBN: 9788899368074

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Descrizione

Dall’amore per la lingua friulana all’etica dei valori del mondo contadino, dal senso profondo del viaggiare alla pedagogia come elemento imprescindibile dell’essere umano, dall’incontro con gli Stati Uniti al ruolo della televisione: qual è il disegno definitivo della sua opera? Quali sono i temi a lui cari?

Angela Felice, una delle più attente studiose e divulgatrici della figura complessa di Pier Paolo Pasolini, ci restituisce frammenti originali, scorci sulla sua opera e il suo pensiero e indica quali sensibilità e umanità si nascondano dietro il mondo di uno dei più grandi intellettuali del Novecento.

ANGELA FELICE Studiosa di letteratura e di teatro, pubblicista, critica teatrale de “Il Gazzettino”, docente di italiano e latino, ha diretto il Teatro Club Udine e dal 2009 il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (PN). Nel 2015 è stata nominata dal ministro Dario Franceschini nella Commissione tecnico-scientifica per il coordinamento delle celebrazioni nazionali in ricordo di Pasolini a quarant’anni dalla morte. Ha pubblicato, tra l’altro, Introduzione a D’Annunzio (Laterza, 1991), Racconti italiani dell’800 e del ‘900 (Principato, 1995), Il teatro friulano. Microstoria di un repertorio tra Otto e Novecento (con Paolo Patui, Forum ed., 2013) e ha curato, per Marsilio, L’attrice Marchesa. Verso nuove visioni di Adelaide Ristori (2006); Pasolini e la televisione (2011); Pasolini e il teatro (2012, con Stefano Casi e Gerardo Guccini); Pasolini e l’interrogazione del sacro (2013, con Gian Paolo Gri); Pasolini e la poesia dialettale (2014, con Giampaolo Borghello); Pasolini e la pedagogia (2015, con Roberto Carnero); Pasolini oggi. Fortuna internazionale e ricezione critica (2016, con Arturo Larcati e Antonio Tricomi). Nel 1995 le è stato assegnato il Cavalierato al Merito della Repubblica Italiana, nel 2006 il “Morèt d’aur”, nel 2009 il Diploma al Merito di Grand’Ufficiale e nel 2015 il Premio “Maqôr-Rusticitas”.

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