Skip to content Skip to footer

Le finestre di Berlino

14,00

Al sessantasette di Zionskirchstrasse, a una delle finestre del primo piano, qualcuno ha legato fra loro i fusti deformi di due cactus. Somigliano ai due anziani coniugi che proprio in quel momento passano di lì. Giunti all’incrocio, ognuno vorrebbe andare per conto suo.

Autore: Aleš Šteger
Traduzione: Michele Obit
Illustrazioni: Elisabetta Damiani
Collana: Le città invisibili / 07
Anno: 2019
Formato: 12×18
Pagine: 144
ISBN: 9788899368449

Leggi l’estratto.

Disponibile in e-book.

Informazioni aggiuntive

Peso 2 kg
Dimensioni 12 × 2 × 18 cm

Descrizione

La Berlino raccontata da Aleš Šteger in trentacinque brevi e audaci prose è una città-fessura in cui ci si smarrisce, una metropoli piena di buchi neri che inghiottono il passante per poi risputarlo fuori come dall’altra parte di uno specchio magico. A Berlino gli orli del tempo frantumato sono visibili ovunque, al pari di quella «doppia traccia rosso mattone sull’asfalto» in cui i piedi continuano a incespicare, come se il Muro non fosse stato abbattuto ma «fosse semplicemente stato sepolto». Attraversando generi diversi – racconto di viaggio, taccuino filosofico, saggio poetico – l’autore scrive in una sorta di simbiosi lirica con le strade, i monumenti, i cimiteri e persino con le fenditure dell’asfalto della città, delineando in pochi sapienti tocchi i tratti dei berlinesi, «maestri del vivere nel vuoto».

ALEŠ ŠTEGER è uno degli interpreti più brillanti ed eclettici della nuova letteratura slovena e un protagonista della vivacissima scena culturale lubianese. Scrittore cosmopolita, traduttore, critico letterario, fotografo, instancabile giramondo, Šteger è ideatore e organizzatore di festival ed eventi letterari. È inoltre direttore editoriale della casa editrice Beletrina di Lubiana. Ha al suo attivo diverse raccolte di poesia, tradotte in varie lingue, e un racconto di viaggio. Ha curato diverse antologie di poesia slovena e tradotto, tra gli altri, Pablo Neruda, Gottfried Benn e Ingeborg Bachmann. Affresco incisivo e al tempo stesso surreale di un ispirato flâneur, il suo Berlin si è aggiudicato in patria il premio Marjan Rožanc ex aequo per il miglior saggio 2007 ed è apparso per la prima volta in Italia per i tipi di Zandonai Editore nel 2009.  
MICHELE OBIT Giornalista, poeta, traduttore e organizzatore di eventi letterari. La sua ultima raccolta di poesie si intitola La balena e le foglie (Qudu edizioni). Dal 1998 si occupa di traduzione letteraria dallo sloveno in italiano. Per Bottega Errante ha tradotto autori come Miha Mazzini, Bronja Žakelj, Dino Bauk e Sebastijan Pregelj.

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “Le finestre di Berlino”

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *