Descrizione
Isabella Panfido si muove da un’isola all’altra della Laguna veneziana, esplorando con agilità e acutezza un mondo apparentemente minimo, in realtà grande, molteplice e anche misterioso, e traccia per ognuna delle isole visitate una mappa singolare ed esauriente. La scrittrice, con la sua lingua inconfondibile: distinta, poetica e coinvolgente, incide un “piccolo” universo di umanità, di storia e di testimonianze artistiche spesso sconosciute. Il suo andar per isole tende metaforicamente a un punto focale che è la Città, Venezia la metropoli d’acqua Serenissima, che dà un senso profondo a questo mirabile viaggio, e che l’Autrice celebra a suo modo, e sempre con amore. Un codice linguistico fortemente poetico, all’interno del tessuto narrativo, penetra questo ammaliante Lagunario, la cui suggestione letteraria è ben resa dalle parole stesse della scrittrice: «Isole vedute e immaginate, lingue di sabbia inghiottite dall’acqua e rigurgitate, bocche dalle labbra di terra spalancate al mare, erba che diventa alga, violacee fioriture di mare, bianco polline effuso mutante in schiuma, sale che si fa luce, uccelli subacquei e pesci volanti, praterie d’acqua e orti di conchiglie, valli senza monti, colline di vapore, viottoli liquidi, sentieri di limo, venti chiari e venti scuri, aria di mare e odore di terra, acqua che rigenera, acqua che invade, acqua che sana e ammala, acqua che nutre e insegna, acqua mai sazia, acqua che devasta, acqua canaglia, acqua innocente, acqua sempre diversa, acqua meticcia». Lagunario è opera di straordinaria originalità, che rivela la matericità e il fascino del mosaico marciano ed è anche una riscoperta immaginosa delle isole veneziane. La seconda edizione si arricchisce di una cartina d’epoca sulle isole della Laguna di Venezia.
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