Descrizione
Chi è la Sconosciuta di Praga? È un problema che non può assillare il lettore, il quale deve sottrarsi al tranello di cercarne l’identità in senso proprio. La Sconosciuta è una meravigliosa figura che viene dalla poesia e dal pensiero occidentale, dall’elegia, dalla profonda sensibilità spirituale del nostro tempo; dal mistero, dal cuore e dalla mente di una grande cultura non intellettualistica. Giunge dalla tenerezza dolorante, visiva e anche visionaria delle vetrate di Rouault. È la Creatura Immateriale, ma anche la Zoppicante, la Veronica; la donna errante, la gigante vagabonda, la mendicante e la pellegrina piangente che culla tra le sue braccia come si fa con un bambino la città di Praga, delineata con toni magici e autunnali. La Sconosciuta mostra una fisionomia multiforme e singolare: la Grande Claudicante entra in un’opera splendida e inclassificabile; in un libro che è la sua vera e intatta dimora. Scrive Sylvie Germain: «La gigante dal piede zoppicante, dal cuore piangente, è nata dalle pietre di Praga, dalle nozze del tempo con tutta la città… Lei è la memoria della città, la memoria del lato all’ombra, quella dei poveri e dei piccoli, di quelli e di quelle di cui la Storia non ricorda i nomi e dimentica le sofferenze». Forse è anche la misericordia e la pietà di Dio, come indica questa grande scrittrice francese contemporanea. La sconosciuta di Praga è pure un eccezionale poema in prosa, ritmato in dodici apparizioni con un prologo e un epilogo, dove lo stile immaginario e lirico, onirico e fiabesco, ma anche pensante, «raddoppia – come sostiene Sylvie Germain – la materialità dei luoghi», toccando e conquistando profondamente il lettore. La traduzione straordinaria di Olivo Bin, già vincitore di un «Viareggio Opera Prima», rende quest’opera narrativa e poetica al massimo delle possibilità letterarie offerte dalla lingua italiana.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.