Skip to content Skip to footer

Grammatica di un esilio

13,00

Ho parlato molto della mia terra natia, delle donne biasimate, della guerra che si è presa mio fratello e ha disperso la mia famiglia ai 4 angoli del mondo… Ma non ho mai evocato il mio esilio. Non appena mi appresto a descriverlo sono disarmato, muto, come davanti a un buco nero. L’esilio è una strada senza ritorno. Una volta dentro non si riesce più a disfarsene. Si diventa per sempre un essere errante, da quel momento si è intessuti. Sono come la callimorphe, questa farfalla migratrice dalle ali nere zebrate di bianco che dopo aver lasciato il suo bruco è condannata a volare notte e giornoAtiq Rahimi

Come di costruisce un’identità plurale? Quella di Atiq Rahimi è definita nelle sue “erranze”. Le tappe del “viaggiatore sorprendente” sono il ritmo di questo romanzo poetico e appassionato. La grammatica emotiva di un grande scrittore, la mappa – a parole – di un’esistenzaPaolo Di Paolo

Autore: Atiq Rahimi
Traduzione: Ester Borgese
Illustrazioni: Atiq Rahimi
Collana: estensioni / 2
Anno: 2018
Formato: 13×20
Pagine: 176
ISBN: 9788899368142

Leggi l’estratto.

Disponibile in ebook.

Informazioni aggiuntive

Descrizione

Atiq Rahimi dice di sé di essere nato in India, incarnato in Afghanistan e reincarnato in Francia e in questa dimensione errante inventa una lingua forte, singolare e libera per raccontare per la prima volta il suo esilio.
A sedici anni, a seguito del colpo di Stato comunista del 1978, lascia Kabul per Delhi e successivamente ottiene asilo politico a Parigi. A quale civiltà appartiene?
Attraverso ricordi, riflessioni, lettere e disegni, Rahimi modella un racconto intimo e poetico, una meditazione su ciò che resta delle nostre vite quando si perde la terra dell’infanzia.

ATIQ RAHIMI, nato a Kabul nel 1962, ha ottenuto l’asilo politico e attualmente vive a Parigi. Il suo romanzo del 2000, Terra e cenere, scritto nella lingua persiana dell’Afghanistan, è diventato un immediato best seller in Europa e in Sud America. Un film tratto dal libro, diretto dallo stesso Rahimi, ha vinto il Prix du Regard vers l’Avenir al Festival di Cannes 2004. Il film ha partecipato a 50 festival cinematografici, ottenendo 25 riconoscimenti. Presso Einaudi ha pubblicato: Terra e cenere (2002 e 2010), Le mille case del sogno e del terrore (2003), L’immagine del ritorno (2004), Pietra di pazienza (2009 e 2011), scritto direttamente in francese, con cui ha vinto il Goncourt 2008. Nel 2012, sempre per Einaudi, ha pubblicato Maledetto Dostoevskij.

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Recensisci per primo “Grammatica di un esilio”

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *