Descrizione
La collana de «i ciclamini» vorrebbe essere scrigno di dolcezza, levità e anche poesia all’interno di un genere narrativo, quello delle “fiabe e leggende”, spesso segnato dal tremore e dall’oscurità, e da una eccessiva intrusione del mito. Il Piave è il più grande fiume veneto, nasce sopra Sappada (Belluno) e si butta nel Mar Adriatico. La fiumara, regale e tumultuosa, forma nella pianura della Marca Trivigiana il vasto territorio delle Grave, in cui l’acqua s’impasta alla sassaia, ai cespugli, alle macchie minime. Laura Simeoni segue, dalle sorgenti alla foce, il corso d’acqua che spicca come creatura bizzosa e umorale, drammatica ma anche umana, perfino innamorata, e focalizza le terre che il fiume attraversa, gli uomini e gli animali, le colture. La scrittrice trevigiana ha una penna soave e linda come la luce dell’aurora; però non trascura l’alternanza delle atmosfere, delle ombre e dei colori, la tempera dei chiaroscuri, e così non tradisce la verità della vita. Nel libro, la Piave è chiamata al femminile, come l’hanno sempre nominata i piavòt (gli abitanti delle terre lungo il Piave), perché il magnifico fiume veneto ha l’immagine e la forza della Gran Madre, resa sacra dall’acqua. Fiabe e leggende del Piave si presenta come una “raccolta”, fluente e delicata, contraddistinta da una forte spontaneità, e la sua “struttura”, che richiama le bianche nuvole in viaggio, cresce più nel segno dell’invenzione che in quello della memoria. In questo modo il libro si fa più autentico e magico; profondo e lieve; rispettando il sentimento vivo della tradizione. L’opera, poi, è resa più bella dalle suggestive illustrazioni di Ivo Feltrin. La leggeranno con piacere i ragazzi e gli adulti. I nonni, con un sorriso antico sul volto, ritroveranno intatto il mondo della favola che assaporarono fanciulli intorno al focolare.
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