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Binario Est

15,00

A passo di lumaca il trenone parte illuminando con il suo occhio centrale la ferrovia buia e pesta. Il treno Chișinău-Mosca inizia così la sua lunga marcia. È il 13 maggio, sono le 21.46. Tra un giorno, sette ore e 38 minuti il nostro scorgerà finalmente la sua Itaca, alla stazione Kievskij di Mosca. Saranno le 5.24 del 15 maggio.

Autore: Marco Carlone
Fotografie: Marco Carlone
Collana: Camera con vista / 23
Anno: 2022
Edizioni: 2 (2022)
Formato: 13×20
Pagine: 176
ISBN: 9791280219305

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Disponibile in ebook.

Informazioni aggiuntive

Descrizione

Dalle coste della Dalmazia ai Carpazi ucraini, un fil-rouge d’acciaio collega le rotte più remote dei Balcani e dell’Europa orientale: è la ferrovia. Sebbene convogli e infrastrutture versino spesso in condizioni disastrose, nei paesi d’Oltrecortina i treni giocano un ruolo chiave per il tessuto sociale locale. Sono molti i villaggi nati intorno alle stazioni, grazie a treni che dipendono molto più da gasolio e da migliaia di braccia, che da computer e automatismi. Sono ferrovie imparziali, quelle dell’Est: c’è posto per tutte le tasche e per tutti i viaggiatori, persino le galline ogni tanto salgono a bordo dei treni. Fuori dai finestrini scorrono distese di natura selvaggia, periferie di cemento, giganti complessi industriali e mercati allestiti tra le stesse rotaie. Materiale rotabile di seconda mano comprato a basso prezzo nei paesi occidentali o addirittura scambiato con materie prime: questa è la ruvida spina dorsale delle ferrovie balcaniche, che raccoglie in ogni stazione centinaia di storie da raccontare.

MARCO CARLONE Video reporter e fotografo freelance, collabora principalmente con la RSI – Radiotelevisione svizzera facendo brevi dall’Italia e dai paesi dell’Europa centro-orientale, mentre sulla carta stampata scrive e fotografa principalmente per “La Nuova Ecologia”, il mensile di Legambiente. Ha all’attivo pubblicazioni con più di 20 testate italiane e straniere. Nei suoi lavori giornalistici si occupa principalmente di ambiente, piccole comunItà, conflitti sociali e geografie. Da circa 10 anni si è particolarmente invaghito di tutti i luoghi che stanno ad est di Trieste. Da un anno lavora altresì con un’associazione che organizza viaggi responsabili, accompagnando piccoli gruppi di viaggiatori nei paesi dei Balcani. Da sempre è appassionato di ferrovie: era uno di quei bambini che andavano a guardare con i nonni i treni alla stazione. Solo che, da allora, non ha ancora mai smesso di farlo.

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